Stefano Bertoli, già tirocinante “a bottega” nell’ambito del progetto “Una Scuola, un Lavoro” promosso dalla Fondazione Cologni, è stato il vincitore del concorso Artigiano del Cuore 2020, grazie al quale ha potuto beneficiare del premio un palio: una donazione costituita tramite una campagna di raccolta fondi a sostegno della sua attività e del suo progetto, ovvero costruire una viola da gamba con pregiati legni italiani. Ecco la storia dello strumento da lui raccontata.
“Finalmente è nato il violone da basso, dopo quasi un anno di lavoro. Ebbene sì, si tratta di un grande strumento del genere!
In realtà è nato molto prima, era nei miei pensieri, diciamo, da quando ho iniziato a lavorare da solo, o forse anche da prima, da quando mi sono avvicinato al mondo della liuteria.
Suonavo il contrabbasso in una band di ragazzi come me, avevo finito il liceo, avevo provato con l’Università ma mi ero reso conto che studiare storia non era la mia strada: volevo lavorare con le mani. Con le mani e con la testa. Volevo dare forma a cose. Volevo mettermi alla prova in un lavoro autonomo. Volevo un sacco di cose, a dire la verità.
Quindi ho pensato di iscrivermi ad una scuola d’arte, ho visto la scuola di liuteria del Comune di Milano e l’ho “adottata”. Ancora adesso la frequento, ma per insegnare restauro a ragazzi come ero io, che vogliono mettersi alla prova.
È un bel posto sottovalutato, crescono giovani talenti, si respira una tradizione secolare e si ha la responsabilità di trasmetterla, farla vivere.