Candidati al Concorso “Artigiano del Cuore” – VII Edizione 2024

Via alla settima edizione del concorso “Artigiano del Cuore”, promosso dalla Fondazione Cologni e dalla piattaforma Wellmade, in collaborazione con Fatti ad Arte, rivolto quest’anno ad artigiani di tutte le età, e a botteghe di tutta Italia che portano avanti un mestiere d’arte.
Il vincitore o la vincitrice potrà beneficiare di un percorso di formazione e consulenza personalizzato sulla comunicazione digitale, finanziato da Fondazione Cologni e tenuto da Museum Strategy. In questo modo, il Concorso si propone come facilitatore nel colmare il digital gap delle imprese artigiane, sostenendole nella loro transizione digitale.

 

L’iniziativa nasce nel 2018 per promuovere l’artigianato artistico italiano e sensibilizzare il pubblico sull’importanza dei mestieri d’arte, attraverso la comunicazione digitale. Giunto nel 2024 alla sua settima edizione, si tiene ogni anno in primavera, e si rivolge esclusivamente ad artigiani professionisti.
Dopo il successo delle prime sei edizioni, che hanno visto la partecipazione di centinaia di artigiani candidati e migliaia di votanti da tutto il territorio nazionale, il 22 aprile 2024 ha inizio la VII edizione, giorno a partire dal quale è possibile candidarsi al Concorso.

Lorenzo Pusterla: eccellenza artigiana e design contemporaneo

Pusterlamarmi è un’azienda artigiana di Como, una vera eccellenza nella lavorazione della pietra e in particolare del marmo, materiale con cui realizza raffinati complementi di arredo. Viene fondata nel 1977, ed è oggi gestita dalla seconda generazione, Lorenzo e Angela Pusterla, che si occupano rispettivamente della produzione e della gestione dell’azienda di famiglia. Fin dalle sue origini, l’impresa porta avanti questo antico mestiere, avvalendosi di maestranze esperte e qualificate.
Una tradizione antica che prosegue nel segno dell’innovazione, grazie alla continua ricerca di forme e linee nuove, in grado di soddisfare le esigenze contemporanee dell’abitare. Il risultato sono pezzi unici dal gusto moderno ed elegante, finiture impeccabili e fattura squisitamente artigianale.
Nel 2022 Lorenzo Pusterla ha ottenuto il titolo di MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, riconosciuto dalla Fondazione Cologni ai maestri artigiani che si sono distinti per il loro talento e saper fare.

Qual è la sua storia e come si è avvicinato al mondo della lavorazione della pietra?
Da ragazzo, negli anni ’80, ho iniziato a lavorare nel laboratorio di mio padre, appassionandomi a tutte le fasi di lavorazione del marmo. Dopo aver frequentato le scuole professionali mi sono inserito stabilmente in azienda.
In quegli anni realizzavamo già lavorazioni artistiche su misura nel campo dell’arredo e del design.
Ho imparato il mestiere da mio padre e dai suoi collaboratori, sviluppando in seguito tecnologie innovative che hanno permesso di realizzare nuove soluzioni in tempi rapidi.
Quando è mancato mio padre, mia sorella Angela e io abbiamo proseguito l’attività rimanendo aggiornati sia dal punto di vista tecnico che artistico.
Grazie alla collaborazione storica con lo scultore Bruno Luzzani, abbiamo iniziato sin dagli anni ’80 a organizzare simposi di scultura nel nostro territorio.
Nel 2012, in collaborazione con il designer Lorenzo Damiani, abbiamo vinto il primo premio della categoria Best Communicator alla fiera internazionale Marmomacc di Verona, e nel 2022 sono stato premiato dalla Fondazione Cologni con il titolo di MAM – Maestro d’Arte e Mestiere.

Mauro Patrini: valorizzare e proteggere un saper fare antico

Mauro Patrini è restauratore, decoratore e docente di stucco marmo. Specializzato nella tecnica della scagliola, da anni si dedica a trasmettere quest’arte tramite l’insegnamento e portando avanti iniziative di promozione e divulgazione.
Nel 2023-24 ha fatto parte di una squadra selezionata per il completamento delle decorazioni in scagliola negli appartamenti estivi della Regina Anna d’Austria al Museo del Louvre. In questa intervista ci racconta la sua storia, la passione per il mestiere e l’impegno per far conoscere un’arte antica da proteggere e valorizzare.

Qual è la tua storia e come ti sei avvicinato alla tecnica della scagliola?
Sono artigiano dal 1987. Al tempo lavoravo con i miei fratelli come pavimentista, ma non ero completamente soddisfatto, perché non riuscivo a esprimere come avrei voluto la mia creatività. Così mi sono iscritto a un corso per archi di violino al CFP di Cremona. Cosa c’entrasse tutto questo con il mio lavoro? Niente, ma il corso mi dava l’opportunità di frequentare un ambiente vivace e creativo. E avevo ragione, perché la mia insegnante di incisione ha capito che ero dotato di una certa manualità e mi ha consigliato, una volta portato a termine quel percorso, di iscrivermi al corso di scagliola che il CFP di Cremona aveva appena attivato. Ed è stato amore a prima vista! Ho poi continuato la mia formazione al Centro Europeo di San Servolo, a Venezia, dove mi sono specializzato nella tecnica della scagliola e dove ho anche appreso molte altre tecniche legate alla conservazione del patrimonio architettonico, come il marmorino e l’affresco. Poi sono diventato docente nella stessa scuola di San Servolo.