A prima vista, Domitilla Biondi è un’artigiana della carta, in grado di realizzare raffinati bassorilievi in miniatura nel suo studio Paper Poetry a Roma, città dove è nata nel 1973. I suoi quadri bianchi, interamente realizzati a mano con una lama che taglia e solleva piccoli frammenti cartacei da un foglio, sono delicati ed elegantemente decorativi, quasi minimali nonostante la complessità con cui i tagli si susseguono. Sono realizzati su una carta spessa da acquerello di un bianco caldo, oppure su fogli di porcellana, e non hanno un contenuto figurativo quanto piuttosto astratto, armonioso ma indecifrabile.
C’è però qualcosa di più oltre alla tecnica e alla creatività di Domitilla, che, grazie ai suoi studi da Graphic Designer a Milano e alle sue passate esperienze meneghine e londinesi nell’ambito dell’interactive design, certamente possiede le competenze per comporre un quadro esteticamente armonioso. Quel qualcosa proviene dall’ulteriore bagaglio di esperienze di Domitilla, che ha parallelamente dedicato parte della sua vita a studiare come Operatrice del Benessere in Sound Healing e porta questo universo di conoscenza all’interno delle sue creazioni. Tutti i suoi quadri sono realizzati in stato meditativo, senza alcun disegno preliminare, e sono frutto di un ascolto del sé, di una ricerca interiore volta a comunicare la bellezza in modo emozionale. Nascono così opere uniche e irripetibili che sono state esposte in numerose mostre d’artigianato d’arte collettive (es: Collect Open 2017, Saatchi Gallery, Londra; Homo Faber Event 2022, Fondazione Cini, Venezia; Cabinet of Curiosities III, London Craft Week, Londra) e personali.
recensioni