Dal 1997 Costanza Algranti raccoglieva materiali di ogni genere e nel suo laboratorio, nel quartiere Isola a Milano, li trasformava in complementi d’arredo: bancali, grondaie, botti e lamiere diventavano mobili, lampade, specchi e pavimenti. Dopo la sua recente e prematura scomparsa il nipote Pietro ne prosegue il percorso creativo, rimanendo fedele all’idea di “lasciare il materiale più prossimo a come lo si ritrova”.
Materiali rovinati e consumati vengono riassemblati in questo laboratorio per dare vita a pezzi unici dal sapore di vissuto. L’irregolarità delle superfici rappresenta originalità e i difetti diventano valore.
La produzione è dedicata principalmente alla progettazione su misura di spazi privati e pubblici, offrendo flessibilità e ampie possibilità di personalizzazione.
Consigliato da:
BARBARA VERGNANO
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recensioni
Come spesso accade nelle botteghe italiane, la tradizione continua passando dai senior agli junior. Algranti Lab esprime un’estetica nuova, ...
Come spesso accade nelle botteghe italiane, la tradizione continua passando dai senior agli junior. Algranti Lab esprime un’estetica nuova, ereditata dalla creatività di Costanza Algranti, realizzata attraverso l'utilizzo di materiali non nuovi, dove il riciclo è arte.
Infatti, il plus di questi manufatti non è il riciclo in sé ma l'effetto che suscitano: le lamiere, le lastre di rame e i legni corrosi dal tempo vengono riutilizzati con scrupolo e riadattati a nuovi spazi e a nuove esigenze. Essi raccontano una storia: hanno già avuto una vita e sono sopravissuti. E al tempo sopravvivono solo le cose migliori, oltre ai sentimenti. Ecco, gli oggetti di cui parliamo hanno dei sentimenti e li esprimono.