La raccolta fondi a favore di Victor Fotso Nyie è conclusa

Abbiamo raggiunto l’obiettivo della campagna di raccolta fondi a favore di Victor Fotso Nyie, vincitore del concorso Artigiano del Cuore – Edizione 2021.
Il denaro raccolto servirà come sostegno per l’attività nel suo studio di ceramica a Faenza, che ha aperto lo scorso anno.

L’edizione 2021 del concorso Artigiano del Cuore è stata dedicata ad artigiani tra i 18 e i 35 anni, che avessero “aperto bottega” nei 3 anni precedenti, al fine di sostenere le nuove imprese guidate dai giovani maestri di domani. Come era stato già nel 2020, per contrastare le difficoltà provocate dalla pandemia, il concorso ha previsto anche per quest’anno un premio speciale: una campagna di raccolta fondi il cui ricavato verrà donato al vincitore, a sostegno della sua attività.

Stefano Bertoli ha realizzato il suo progetto: il racconto della viola realizzata grazie al concorso Artigiano del Cuore 2020

Stefano Bertoli, già tirocinante “a bottega” nell’ambito del progetto “Una Scuola, un Lavoro” promosso dalla Fondazione Cologni, è stato il vincitore del concorso Artigiano del Cuore 2020, grazie al quale ha potuto beneficiare del premio un palio: una donazione costituita tramite una campagna di raccolta fondi a sostegno della sua attività e del suo progetto, ovvero costruire una viola da gamba con pregiati legni italiani. Ecco la storia dello strumento da lui raccontata.

“Finalmente è nato il violone da basso, dopo quasi un anno di lavoro. Ebbene sì, si tratta di un grande strumento del genere!
In realtà è nato molto prima, era nei miei pensieri, diciamo, da quando ho iniziato a lavorare da solo, o forse anche da prima, da quando mi sono avvicinato al mondo della liuteria.
Suonavo il contrabbasso in una band di ragazzi come me, avevo finito il liceo, avevo provato con l’Università ma mi ero reso conto che studiare storia non era la mia strada: volevo lavorare con le mani. Con le mani e con la testa. Volevo dare forma a cose. Volevo mettermi alla prova in un lavoro autonomo. Volevo un sacco di cose, a dire la verità.
Quindi ho pensato di iscrivermi ad una scuola d’arte, ho visto la scuola di liuteria del Comune di Milano e l’ho “adottata”. Ancora adesso la frequento, ma per insegnare restauro a ragazzi come ero io, che vogliono mettersi alla prova.
È un bel posto sottovalutato, crescono giovani talenti, si respira una tradizione secolare e si ha la responsabilità di trasmetterla, farla vivere.

La viola da gamba di Stefano Bertoli è ultimata: un concerto per presentarla

Domenica 19 settembre 2021 alle 16.30 presso il Centro Culturale della Cooperativa – Corte di Via Ornato 7, Milano, verrà presentata la viola da gamba realizzata da Stefano Bertoli con il contributo del premio “Artigiano del Cuore 2020”.

Il giovane liutaio milanese Stefano Bertoli è stato il vincitore di “Artigiano del Cuore” – Edizione 2020, concorso indetto ogni anno da Wellmade per premiare i grandi maestri dell’artigianato artistico.
Grazie al suo talento e al suo bellissimo percorso nella liuteria, Stefano era stato prima selezionato dalla Fondazione Cologni come finalista insieme ad altri nove candidati.
Come prevede ogni anno il concorso, il vincitore è stato deciso dal pubblico tramite votazione online, e Stefano ha ottenuto moltissimi voti da parte della sua comunità, che gli hanno permesso di vincere il contest.

Il premio in palio consisteva in una donazione raccolta tramite una campagna di crowdfunding, a sostegno della sua bottega, rimasta chiusa a lungo a causa della pandemia, con non poche difficoltà. Ma la somma raccolta doveva servire anche per finanziare un suo progetto di ricerca artistico-artigianale: costruire una viola da gamba con pregiati legni italiani. Un’idea ambiziosa che da tempo voleva realizzare, dopo anni di lavoro e studio, passione e pratica del mestiere.

Un piccolo sogno che si avvera: Stefano ha ultimato la sua viola, che verrà presentata al pubblico domenica 19 settembre 2021 alle 16.30 presso il Centro Culturale della Cooperativa – Corte di Via Ornato 7, a Milano, con un concerto di musica barocca in cui verranno suonati brani di Händel, Bach e Vivaldi.
L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria al numero 349 0777807, ed esibizione del green pass.

Leggi la storia della viola da gamba raccontata da Stefano

Itinerari di Wellmade: le botteghe del cuoio fiorentino fra storia e tradizione

Gli Itinerari di Wellmade sono realizzati per The Ducker e pubblicati nella sezione “Maestri”, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Firenze è conosciuta in tutto il mondo per la lavorazione artigianale del cuoio: il capoluogo, così come tutta la regione, è infatti la culla italiana della produzione di pelletteria di alta qualità. Qui hanno sede moltissime concerie, aziende e manifatture, che lavorano pelli e cuoio per creare manufatti esportati in tutto il mondo con l’inconfondibile marchio Made in Italy.
La tradizione deve la sua nascita e il suo sviluppo alla presenza del fiume Arno, che attraversa tutta la città: sulle sue sponde venivano infatti, fin dal Medioevo, conciate e poi messe a bagno le pelli. Il corso d’acqua rendeva inoltre agevole il loro trasporto per Firenze e verso altre città vicine.
Passeggiando per le vie del centro storico si percepisce immediatamente come questa tradizione sia ancora più viva e rigogliosa che mai: sono ancora moltissime le botteghe artigiane che tramandano l’antica arte della lavorazione del cuoio, mentre numerose vie sono dedicate a questo mestiere, come la zona tra Corso dei Tintori, Via delle Conce e Via dei Conciatori, a pochi passi dal Lungarno. E il nostro itinerario tra alcune delle migliori pelletterie fiorentine selezionate da Wellmade, il sito e l’app per scoprire i migliori artigiani d’Italia, inizia proprio qui.

Victor Fotso Nyie

Complimenti per la vittoria! Come hai vissuto il concorso Artigiano del Cuore?
Il concorso è capitato in un periodo molto intenso e stressante per il lavoro: stavo preparando una mostra personale che avrebbe inaugurato a breve ed ero sotto pressione. Si è trattato di un “fair play” collettivo dove il sostegno del pubblico si è rivelato fondamentale. Direi che è stata una esperienza positiva e ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questa vittoria.

Come hai vissuto invece l’ultimo anno e mezzo di ripetuti lockdown? Che effetto ha avuto la pandemia sulla tua attività professionale?
Credo di averlo vissuto come tutti gli altri. È stato un periodo di grande incertezza e di panico, segnato dalla posticipazione o dalla cancellazione di progetti personali e lavorativi e dal rallentamento di tutte le attività. L’esperienza del tempo è stata stravolta insieme ai rapporti umani ma il lockdown ha rappresentato anche un intenso momento di ricerca, di meditazione e di riflessione.

Ora hai la possibilità di rilanciare la tua bottega: come impiegherai il denaro ottenuto con la raccolta fondi?
Investirò quel denaro nella ricerca e nella produzione con l’acquisto di materiali e materie prime per il lavoro.

Artigiano del Cuore 2021: vi presentiamo i 10 finalisti

Annunciati i nomi dei 10 finalisti del concorso “Artigiano del Cuore”, indetto da Wellmade e giunto quest’anno alla quarta edizione, dedicata ai giovani maestri artigiani. Scelti dalla commissione interna alla Fondazione Cologni tra le decine di candidature ricevute, i 10 selezionati possono accedere alla fase successiva: ora tocca al pubblico, tramite votazione online direttamente sul sito del concorso (www.artigianodelcuore.it), dal 7 al 21 giugno, decretare il vincitore o la vincitrice del contest, che potrà beneficiare di una donazione fino a 5.000€ a sostegno della sua attività.

La situazione di emergenza causata dalla pandemia ha avuto un grande impatto economico sulle attività italiane. I giovani tra i 18 e i 35 anni, i liberi professionisti e le piccole imprese artigiane sono stati tra le categorie più colpite dalla crisi.
In questo scenario estremamente drammatico, la quarta edizione del concorso Artigiano del Cuore si è posta l’obbiettivo di sostenere i giovani artigiani, maestri del saper fare di oggi e di domani, che hanno avuto il grande coraggio di investire su se stessi in un momento così difficile e incerto: il concorso è stato infatti aperto ad artigiani di qualsiasi categoria dell’artigianato artistico, fra i 18 e i 35 anni d’età, che abbiano aperto un’attività negli ultimi 36 mesi.

Itinerari di Wellmade: Firenze, la città del profumo

Gli Itinerari di Wellmade sono realizzati per The Ducker e pubblicati nella sezione “Maestri”, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Quando si tratta di profumi, è inevitabile pensare a Firenze. Città d’arte ricca di storia e bellezza, il capoluogo toscano è celebre anche per le tradizioni artigianali: una su tutte quella delle essenze.
Del resto, questa tradizione ha radici antiche: è proprio qui che si è diffuso, in epoca rinascimentale, l’uso di fragranze per il corpo. Anche se molti attribuiscono la paternità del prezioso cosmetico all’ingegno francese, le dame italiane lo utilizzavano già tempo prima che arrivasse a Parigi, dove l’usanza è stata solamente importata. Caterina De’ Medici infatti, promessa sposa al futuro re di Francia, si trasferisce alla sua corte e porta con sé il fidato profumiere Renato Bianco.
Il resto è storia: in Francia, dove il profumo ebbe un successo incredibile, sono sorte in poco tempo moltissime botteghe dedite alla produzione di unguenti, guadagnandosi così il primato che oggi conosciamo. Ma, fino alla fine del 1700, Firenze è rimasta il più importante centro di creazione di essenze d’Europa.
Ancora oggi si respira, tra le vie del centro storico, al di qua e al di là dell’Arno, la storia di questa prestigiosa tradizione, che ha reso il capoluogo fiorentino celebre in tutto il mondo: numerose sono le attività che si dedicano alla lavorazione di composti per la cura del corpo.
Per non perderci tra i tanti atelier del profumo di Firenze, Wellmade ricorre subito in nostro aiuto: il sito e l’app per scoprire le migliori botteghe nelle vicinanze, questa volta ci propone una selezione di tre eccellenti profumerie nel pieno centro di Firenze.

Design, arte e artigianato come mezzo di integrazione sociale e lavorativa

L’Officina Sociale Avventura di Latta nasce in seno all’associazione non profit Samb & Diop, impegnata nell’inclusione nel nostro paese dei migranti, soprattutto di origine africana, attraverso l’insegnamento della lingua italiana e con laboratori creativi. Il ruolo educativo dell’arte, anche quando si lavora in un contesto di elevato disagio, aggravato dalla situazione di questi ultimi mesi, conserva tutto il suo potenziale, apre brecce, diventa ponte tra culture diverse. Quando il semplice metallo si trasforma in un gioiello da indossare allora può anche succedere che i sogni diventino realtà!

Itinerari di Wellmade: le migliori sartorie napoletane tra forbici d’oro e abiti bespoke

Gli Itinerari di Wellmade sono realizzati per The Ducker e pubblicati nella sezione “Maestri”, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

La scuola d’alta sartoria napoletana è un’eccellenza conosciuta in tutto il mondo: un’antica tradizione dalle radici profonde, la cui storia comincia nel lontano 1400, quando nel capoluogo partenopeo prosperano le prime industrie di lana e seta. In questa cornice viene piantato il seme di una tradizione destinata a fiorire: i primi artigiani vengono reclutati proprio dalla corte aragonese, per dotare i sovrani di un sarto personale, ma la loro fama, nei secoli successivi, li chiama a servire le corti di tutta Europa.
L’età d’oro di questi grandi maestri comincia nel 1800, e raggiunge l’apice nel secolo successivo: in questo momento l’attenzione internazionale era rivolta alle capitali più moderne come Milano, Londra e Parigi, portatrici di uno stile più puro e lineare; gli artigiani napoletani iniziano allora a ritoccare e a definire quel gusto inconfondibile che sarà poi conosciuto ovunque nel mondo come “stile napoletano”, focalizzato soprattutto sulla moda maschile: se a Londra gli abiti erano più formali e ingessati, Napoli predilige uno stile elegante ma mai troppo rigido. La manica più corta della giacca lascia intravedere il polsino della camicia, mentre le imbottiture sulle spalle e sulla schiena sono più sottili, per donare maggiore comfort. I sarti napoletani tornano così ad essere i più richiesti, soprattutto a Milano, ma anche in tutta Europa, esportando oltralpe il loro talento, la loro passione e il loro ingegno.

Itinerari di Wellmade: le vere eccellenze del mosaico in Friuli

Gli Itinerari di Wellmade sono realizzati per The Ducker e pubblicati nella sezione “Maestri”, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Il Friuli è una terra affascinante e ricca di storia. Una regione a volte non troppo conosciuta, nonostante il patrimonio che conserva: nei piccoli borghi tra le vette delle Alpi Giulie e nelle valli del Tagliamento, si nascondono opere d’arte di grande valore e secolari tradizioni.
Una di queste, la più antica e raffinata, è tutta peculiare del territorio: il mosaico artistico. In tutta la regione sono presenti oltre 400 opere musive, senza contare i resti di pavimenti d’epoca romana e paleocristiana.
Qui tradizione e contemporaneità si fondono: in Friuli, il mosaico non è solo appannaggio del passato, ma rivive grazie alla maestranze eccellenti che esportano in tutto il mondo i loro fantastici capolavori. Ispirandosi alle decorazioni che un tempo abbellivano le domus patrizie e le basiliche bizantine, questi artigiani straordinari, vanto dell’alto artigianato italiano, hanno saputo rinnovare una tecnica millenaria, restituendole piena dignità.
Proprio in provincia di Pordenone, a Spilimbergo, ha sede una delle più rinomate scuole del mosaico di tutta Italia, la Scuola dei Mosaicisti del Friuli, che ha formato i più grandi maestri dell’arte musiva.
Se ci troviamo allora in terra friulana e vogliamo acquistare una bellissima opera d’arte in mosaico, dove possiamo andare? Su tutto il territorio esistono diverse attività che propongono prodotti artigianali di qualità, soprattutto nella zona tra Udine e Pordenone.
Come muoversi allora? Ormai lo sappiamo già: su www.well-made.it, il nostro sito preferito per scoprire le botteghe intorno a noi, cerchiamo subito se ci sono mosaicisti importanti nei dintorni.
La selezione è ristretta ma di indubbia qualità: tutte concentrate nei pressi di Udine, la mappa ci svela tre botteghe da visitare assolutamente.