Itinerari di Wellmade: Venezia e l’arte sublime di incidere il vetro

Gli Itinerari di Wellmade sono realizzati per The Ducker e pubblicati nella sezione “Maestri”, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Venezia e la vicina isola di Murano sono conosciute in tutto il mondo come centri d’eccellenza della lavorazione del vetro.
Qui da secoli si producono incredibili capolavori, ricorrendo a una grande varietà di tecniche artigianali. Una di queste, forse meno conosciuta, è quella dell’incisione su vetro, con cui si decorano oggetti vari, e in particolare i conosciutissimi specchi veneziani, ottenendo effetti davvero spettacolari.
La tecnica dell’incisione su vetro, alla ruota o a punta di diamante, è antichissima: la prima risale all’epoca romana e viene recuperata nel 1500 in Boemia, per poi diffondersi ovunque; la seconda, più “moderna”, viene adottata dai muranesi nel XVI secolo, prima sugli specchi, poi sui vetri soffiati.
Proprio alla lavorazione di specchi la Serenissima ha dato un contributo fondamentale: i maestri vetrai dell’isola prima “scoprono” il cristallo, un vetro particolarmente limpido e trasparente, poi affinano diverse tecniche, ottenendo oggetti davvero sopraffini. Gli specchieri si riuniscono in corporazioni e stabiliscono regole rigide per mantenere i segreti di questa lavorazione entro i confini della Laguna. Si producono così raffinati oggetti d’arredo riccamente decorati, anche con cannucce, foglie e fiori di vetro, mentre le superfici vengono tagliate, incise e talvolta dipinte.

Scuole Mestieri d’Arte: nuovi istituti di formazione arricchiscono il nostro portale di orientamento

Scuolemestieridarte.it è il portale di orientamento della Fondazione Cologni dedicato alle scuole che formano i maestri artigiani di domani.
Uno strumento a disposizione di giovani o adulti che desiderano fare della loro passione un mestiere, o di professionisti che vogliono approfondire le loro conoscenze.
Il sito aiuta a scoprire le opportunità di un settore dalle grandi potenzialità, ma ancora poco considerato quando si valuta quale percorso formativo e professionale intraprendere.

Le oltre 70 scuole selezionate preparano a una grande varietà di mestieri dell’artigianato artistico: oreficeria, restauro, carpenteria navale, lavorazione del marmo, grafica d’arte, falegnameria, liuteria, alta sartoria… e molto altro ancora.
La navigazione agile e immediata permette di trovare la scuola adatta alle proprie esigenze, grazie agli appositi filtri che consentono di esplorare l’archivio in base alla tipologia di scuola, alla regione e al mestiere che si desidera apprendere. Ogni istituto è presentato nel dettaglio: dalla sua storia ai corsi che offre, includendo anche le informazioni di contatto, i link al sito web e alle pagine social, e una ricca galleria di immagini e video.

Itinerari di Wellmade. Sarti della pietra: le manifatture del marmo di Carrara

Gli Itinerari di Wellmade sono realizzati per The Ducker e pubblicati nella sezione “Maestri”, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Alcuni lo chiamano l’ “oro bianco delle Alpi Apuane”: è il marmo di Carrara, pregiatissima pietra con cui sono state realizzate alcune delle opere più importanti del mondo, e che ha reso grande questa città, ormai da secoli votata alla sua estrazione e lavorazione.

L’impiego del materiale nel territorio carrarino ha origini molto antiche, ma l’attività estrattiva vera e propria comincia durante l’epoca romana. In questo periodo storico il marmo diventa una materia prima importante per la costruzione, l’arredo e la decorazione di architetture pubbliche e delle dimore patrizie.
Durante il Rinascimento Michelangelo ne farà grande uso, recandosi personalmente alle cave per scegliere i blocchi su cui lavorare. Da Carrara, trasportato lungo l’Arno, veniva il blocco a partire da cui il Maestro scolpì il celebre David.

Oggi la lavorazione del marmo è la principale fonte di ricchezza del territorio: il materiale viene estratto dalle cave delle Alpi Apuane, ed è tra i più pregiati al mondo. Anche se questo tesoro viene oggi esportato ovunque, dalla Cina ai paesi del Golfo, fortunatamente il saper fare resta ancora in mano ai maestri locali. Sono centinaia le aziende votate a questo scopo, ma a noi interessano solo quelle a vocazione artigianale. Wellmade, la piattaforma che ci guida alla scoperta delle migliori botteghe artigianali italiane, ci propone una selezione di tre importanti realtà.

Premio Starhotels 2022: “La bellezza della natura”

Dopo il grande successo della prima, è al via la seconda edizione del Premio La Grande Bellezza promosso da Starhotels, in collaborazione con Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Associazione OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte e Gruppo Editoriale.

Starhotels e i Partners sperano di replicare il successo della 1a edizione che, nonostante i problemi legati alla pandemia che ha così duramente colpito il settore artigiano, ha visto numeri molto importanti: 131 le candidature ricevute; 15 le Regioni di provenienza; 14 i settori di attività rappresentati: vetro, ceramica, carta, metalli, metalli preziosi, decorazione, mosaico, pietre dure, scagliola, legno, sartoria, tappezzeria, cereria, pelletteria… Anche la fascia di età dei maestri iscritti è stata molto variegata, dai 22 agli 86 anni, a dimostrazione del grande interesse riscosso.

Itinerari di Wellmade: la manifattura ceramica tra le due Albisole

Gli Itinerari di Wellmade sono realizzati per The Ducker e pubblicati nella sezione “Maestri”, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Modellare la terra e consolidarla con processi di cottura: un fare che ci immerge nella storia del costume e nella storia dell’arte. Questa materia, infatti, largamente disponibile, e la semplicità della sua lavorazione – sia pure declinata in molteplici modalità – hanno offerto da sempre un medium facile, e utile, di espressività plastica e decorativa”: con queste parole il Compasso d’oro, storica ed esperta di arti applicate Anty Pansera, ambasciatrice di Wellmade, introduceva il Grand Tour alla scoperta della ceramica classica italiana organizzato alcuni anni fa dall’Associazione Italiana Città della Ceramica.

Tra i vari luoghi depositari della nostra tradizione ceramica, Albissola Marina e Albisola Superiore, nella provincia di Savona, sono due centri in cui la lavorazione dell’argilla è antica migliaia di anni. Già in epoca romana nel territorio vi erano fornaci che producevano mattoni e anfore, utilizzate per il trasporto di vino, olio e cereali. All’inizio del Quattrocento in queste terre ebbe inizio l’artigianato della ceramica; dalla spiaggia due preziosi elementi permettevano il confezionamento del “biscotto”: l’argilla rossa e la terra bianca. Nei secoli vari sono stati i colori iconici, come l’azzurro carico e il bruno chiaro. Fino ad arrivare agli anni delle avanguardie artistiche, nei quali le due Albisole hanno visto il proliferare di artisti, soprattutto futuristi, che hanno collaborato con i ceramisti locali. E tracce di queste collaborazioni si vedono ancora oggi, come ad esempio nella “Passeggiata degli artisti” (il lungomare) in cui sono esposte a cielo aperto opere di Lucio Fontana e Wifredo Lam, oppure nella casa-museo di Asger Jorn, altro artista d’avanguardia che ha vissuto ad Albissola molti anni.

Wellmade ci propone oggi una selezione di tre atelier, le cui produzioni sono rappresentative del genius loci ligure.

La raccolta fondi a favore di Victor Fotso Nyie è conclusa

Abbiamo raggiunto l’obiettivo della campagna di raccolta fondi a favore di Victor Fotso Nyie, vincitore del concorso Artigiano del Cuore – Edizione 2021.
Il denaro raccolto servirà come sostegno per l’attività nel suo studio di ceramica a Faenza, che ha aperto lo scorso anno.

L’edizione 2021 del concorso Artigiano del Cuore è stata dedicata ad artigiani tra i 18 e i 35 anni, che avessero “aperto bottega” nei 3 anni precedenti, al fine di sostenere le nuove imprese guidate dai giovani maestri di domani. Come era stato già nel 2020, per contrastare le difficoltà provocate dalla pandemia, il concorso ha previsto anche per quest’anno un premio speciale: una campagna di raccolta fondi il cui ricavato verrà donato al vincitore, a sostegno della sua attività.

Stefano Bertoli ha realizzato il suo progetto: il racconto della viola realizzata grazie al concorso Artigiano del Cuore 2020

Stefano Bertoli, già tirocinante “a bottega” nell’ambito del progetto “Una Scuola, un Lavoro” promosso dalla Fondazione Cologni, è stato il vincitore del concorso Artigiano del Cuore 2020, grazie al quale ha potuto beneficiare del premio un palio: una donazione costituita tramite una campagna di raccolta fondi a sostegno della sua attività e del suo progetto, ovvero costruire una viola da gamba con pregiati legni italiani. Ecco la storia dello strumento da lui raccontata.

“Finalmente è nato il violone da basso, dopo quasi un anno di lavoro. Ebbene sì, si tratta di un grande strumento del genere!
In realtà è nato molto prima, era nei miei pensieri, diciamo, da quando ho iniziato a lavorare da solo, o forse anche da prima, da quando mi sono avvicinato al mondo della liuteria.
Suonavo il contrabbasso in una band di ragazzi come me, avevo finito il liceo, avevo provato con l’Università ma mi ero reso conto che studiare storia non era la mia strada: volevo lavorare con le mani. Con le mani e con la testa. Volevo dare forma a cose. Volevo mettermi alla prova in un lavoro autonomo. Volevo un sacco di cose, a dire la verità.
Quindi ho pensato di iscrivermi ad una scuola d’arte, ho visto la scuola di liuteria del Comune di Milano e l’ho “adottata”. Ancora adesso la frequento, ma per insegnare restauro a ragazzi come ero io, che vogliono mettersi alla prova.
È un bel posto sottovalutato, crescono giovani talenti, si respira una tradizione secolare e si ha la responsabilità di trasmetterla, farla vivere.

La viola da gamba di Stefano Bertoli è ultimata: un concerto per presentarla

Domenica 19 settembre 2021 alle 16.30 presso il Centro Culturale della Cooperativa – Corte di Via Ornato 7, Milano, verrà presentata la viola da gamba realizzata da Stefano Bertoli con il contributo del premio “Artigiano del Cuore 2020”.

Il giovane liutaio milanese Stefano Bertoli è stato il vincitore di “Artigiano del Cuore” – Edizione 2020, concorso indetto ogni anno da Wellmade per premiare i grandi maestri dell’artigianato artistico.
Grazie al suo talento e al suo bellissimo percorso nella liuteria, Stefano era stato prima selezionato dalla Fondazione Cologni come finalista insieme ad altri nove candidati.
Come prevede ogni anno il concorso, il vincitore è stato deciso dal pubblico tramite votazione online, e Stefano ha ottenuto moltissimi voti da parte della sua comunità, che gli hanno permesso di vincere il contest.

Il premio in palio consisteva in una donazione raccolta tramite una campagna di crowdfunding, a sostegno della sua bottega, rimasta chiusa a lungo a causa della pandemia, con non poche difficoltà. Ma la somma raccolta doveva servire anche per finanziare un suo progetto di ricerca artistico-artigianale: costruire una viola da gamba con pregiati legni italiani. Un’idea ambiziosa che da tempo voleva realizzare, dopo anni di lavoro e studio, passione e pratica del mestiere.

Un piccolo sogno che si avvera: Stefano ha ultimato la sua viola, che verrà presentata al pubblico domenica 19 settembre 2021 alle 16.30 presso il Centro Culturale della Cooperativa – Corte di Via Ornato 7, a Milano, con un concerto di musica barocca in cui verranno suonati brani di Händel, Bach e Vivaldi.
L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria al numero 349 0777807, ed esibizione del green pass.

Leggi la storia della viola da gamba raccontata da Stefano

Itinerari di Wellmade: le botteghe del cuoio fiorentino fra storia e tradizione

Gli Itinerari di Wellmade sono realizzati per The Ducker e pubblicati nella sezione “Maestri”, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Firenze è conosciuta in tutto il mondo per la lavorazione artigianale del cuoio: il capoluogo, così come tutta la regione, è infatti la culla italiana della produzione di pelletteria di alta qualità. Qui hanno sede moltissime concerie, aziende e manifatture, che lavorano pelli e cuoio per creare manufatti esportati in tutto il mondo con l’inconfondibile marchio Made in Italy.
La tradizione deve la sua nascita e il suo sviluppo alla presenza del fiume Arno, che attraversa tutta la città: sulle sue sponde venivano infatti, fin dal Medioevo, conciate e poi messe a bagno le pelli. Il corso d’acqua rendeva inoltre agevole il loro trasporto per Firenze e verso altre città vicine.
Passeggiando per le vie del centro storico si percepisce immediatamente come questa tradizione sia ancora più viva e rigogliosa che mai: sono ancora moltissime le botteghe artigiane che tramandano l’antica arte della lavorazione del cuoio, mentre numerose vie sono dedicate a questo mestiere, come la zona tra Corso dei Tintori, Via delle Conce e Via dei Conciatori, a pochi passi dal Lungarno. E il nostro itinerario tra alcune delle migliori pelletterie fiorentine selezionate da Wellmade, il sito e l’app per scoprire i migliori artigiani d’Italia, inizia proprio qui.

Victor Fotso Nyie

Complimenti per la vittoria! Come hai vissuto il concorso Artigiano del Cuore?
Il concorso è capitato in un periodo molto intenso e stressante per il lavoro: stavo preparando una mostra personale che avrebbe inaugurato a breve ed ero sotto pressione. Si è trattato di un “fair play” collettivo dove il sostegno del pubblico si è rivelato fondamentale. Direi che è stata una esperienza positiva e ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questa vittoria.

Come hai vissuto invece l’ultimo anno e mezzo di ripetuti lockdown? Che effetto ha avuto la pandemia sulla tua attività professionale?
Credo di averlo vissuto come tutti gli altri. È stato un periodo di grande incertezza e di panico, segnato dalla posticipazione o dalla cancellazione di progetti personali e lavorativi e dal rallentamento di tutte le attività. L’esperienza del tempo è stata stravolta insieme ai rapporti umani ma il lockdown ha rappresentato anche un intenso momento di ricerca, di meditazione e di riflessione.

Ora hai la possibilità di rilanciare la tua bottega: come impiegherai il denaro ottenuto con la raccolta fondi?
Investirò quel denaro nella ricerca e nella produzione con l’acquisto di materiali e materie prime per il lavoro.