VIP è un’azienda artigiana che realizza arredi e in particolare poltrone imbottite su misura e fortemente personalizzate, situata nel centro di Napoli. Il fondatore Vittorio Pappalardo, artigiano dal forte spirito imprenditoriale, ha creato un laboratorio dove una squadra di artigiani specializzati realizza, sotto la sua direzione, creazioni su misura non solo in relazione al design delle poltrone, per assicurare ai suoi clienti la massima ergonomia e il miglior comfort, ma anche in termini di creatività, scelta e assemblaggio dei materiali, personalizzazione di elementi decorativi ricamati sui tessuti o direttamente applicati sulla struttura dei mobili.
Vittoria, la figlia del fondatore, segue le orme del padre e contribuisce all’attività di famiglia con le sue competenze in termini di design e di comunicazione, ideando progetti speciali come le poltrone pensate e realizzate specificamente per il pubblico femminile.
Il laboratorio può vantare anche una particolare sensibilità ambientale: tutti i legni utilizzati provengono da foreste ad abbattimento sostenibile e la colorazione dei legni viene realizzata ad acqua, senza l’utilizzo di solventi ed agenti chimici di sintesi.
Butega Rebelle è la creatura di Antonello Arminu, falegname che un giorno ha deciso di dare una casa ai rebelles – i ribelli, in dialetto sardo – nella sua Pattada, in provincia di Sassari.
Chi sono i rebelles? Prima di tutto, ribelle è Antonello stesso, che ha scelto di non lasciare la sua terra e anzi di esser promotore di un progetto di artigianato artistico non propriamente tradizionale. Ribelle è la Sardegna, terra la cui identità non smette mai di essere caparbiamente isolana. Ribelle però è anche il legno, materia viva e dinamica che oppone le sue forme irregolari e la sua materia coriacea ad ogni tentativo di banalizzazione, di riduzione ad uno standard funzionale. I nodi, le venature, le imperfezioni del legno – prevalentemente locale – utilizzato da Antonello diventano tratti di personalità dei suoi oggetti, delle sue sculture e dei suoi mobili, rendendo ogni pezzo unico.
Non c’è niente di nostalgico nei manufatti di Butega Rebelle, che invece spesso integrano o sono complementari a un’anima tecnologica: lampade, supporti per computer, diffusori di musica. Le creazioni sono ampiamente personalizzabili e spesso si contaminano e arricchiscono grazie a collaborazioni con altri artigiani locali, dando vita ad un mondo di oggetti plasmati in un territorio di confine tra pezzo unico e design, tra passione e funzionalità.
Coltelli Artigianali Manca, a Pattada, è il luogo dove il titolare Massimo Manca realizza manualmente sa rezolsa, il tradizionale coltello a serramanico sardo, che proprio nella cittadina in provincia di Sassari trova uno dei suoi principali centri di produzione.
Conosciuti in tutto il mondo per la loro eccellenza – tant’è che vengono anche chiamati pattadesi – i coltelli provenienti da questo territorio hanno raggiunto una notorietà tale tra gli appassionati da permettere a Massimo, ormai riconosciuto maestro, di stringere collaborazioni con importanti marchi – come Ferrari e Ducati – per la realizzazione di set speciali, oltre che di entrare con le sue creazioni in alcune delle collezioni private internazionali più prestigiose.
La produzione dei coltelli è rigorosamente tutta manuale e presuppone la padronanza di diverse tecniche tradizionali: dalla forgiatura delle affilatissime lame in metallo all’intaglio dei legni più pregiati o di materiali come corno di bue, montone e muflone. Massimo svolge tutte queste lavorazioni nel suo atelier di Pattada, unendo tradizione, passione e meticolosa ricerca della perfezione.
Dopo la laurea in architettura e un’esperienza all’estero di alcuni anni, Francesco Pozzato è tornato in Italia per esercitare il mestiere appreso dal padre, noto restauratore di mobili milanese. Da lui ha ereditato anche lo splendido laboratorio, situato in un palazzo d’epoca nel cuore di Milano, dove oggi restaura e realizza complementi d’arredo utilizzando vecchi legni e parti di antiche suppellettili ormai in disuso.
Spesso la tradizione classica del restauro entra in contrasto con il suo spirito di architetto e di innovatore, ma cerca sempre di mediare trovando le soluzioni più opportune per valorizzare al meglio il prodotto.
Inoltre, collabora con architetti, arredatori e designer creando e progettando mobili su misura.
Elena Boffi proviene da una famiglia di pellettieri, che per tre generazioni hanno disegnato e prodotto accessori di lusso, ma la sua passione è sempre stata l’oreficeria. Ereditando dai suoi predecessori manualità e creatività, si diploma alla Scuola Orafa Ambrosiana di Milano e inizia a realizzare gioielli con pietre e materiali preziosi, avviando così la sua carriera.
Le sue creazioni con le pietre e l’argento ricordano gli ornamenti delle dame rinascimentali, piene di poesia e raffinatezza, mentre quelle in bronzo e argento sono sculture contemporanee lavorate con la tecnica della cera persa.
Oggetti fatti con amore e passione, che trasmettono questi sentimenti anche a chi li indossa.
Ogni gioiello è un pezzo unico, interamente fatto a mano da Elena, e tutti i materiali sono anallergici.
Il Maestro Sergio Mazzola è stato tra i padri fondatori della scuola orafa udinese. Oggi questa tradizione è tramandata dalle figlie, Clarice e Paola, e dai nipoti, Dario e Marta.
Nel loro laboratorio vengono creati gioielli, oggetti d’arte e d’arredamento impiegando le più sofisticate tecniche di lavorazione, traendo ispirazione da modelli dell’oreficeria longobarda. Argento e pietre preziose vengono accostati ad elementi poveri e non convenzionali quali osso, pietre, gesso, bucce d’arancia, “scus” di mais e tante altre textures naturali, a ricordare la primitiva funzione ornamentale del gioiello.
Dal primo disegno alla produzione, il cliente viene seguito passo dopo passo in un percorso di ricerca e progettazione, per arrivare alla realizzazione di opere uniche e su misura.
Giada Salice ha studiato l’arte del mosaico presso la Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, in provincia di Pordenone, e nel 2015 ha aperto la sua bottega BB Mosaici a Torino.
Nel suo lavoro pone grande attenzione alla scelta dei materiali e delle tecniche da impiegare per ottenere il miglior risultato e segue il cliente in ogni fase della creazione. La sua produzione include opere d’arte, decorazione di complementi di arredo e mobili, opere tridimensionali e perfino gioielli.
Nonostante la giovane età, Giada ha partecipato a numerose mostre collettive e tra i suoi più importanti lavori ci sono la riproduzione del fregio del Sartorio per la Camera del Deputati e il rivestimento interno della cupola del Santuario mariano di Nossa Senhora di Aparecida in Brasile, realizzate in collaborazione con altri mosaicisti.
Dalla passione e dal talento di Francesca Mondini, restauratrice ed ebanista dal 1994, nascono opere uniche ed eleganti. I suoi intarsi, dal disegno originale e contemporaneo, sono di grande impatto visivo.
Tutte le fasi di lavorazione sono eseguite a mano, dando vita a mobili e complementi d’arredo, varie tipologie di scatole e quadri contemporanei, adatti a decorare ogni ambiente.
Le essenze lignee impiegate sono accuratamente selezionate e provengono da foreste protette di tutto il mondo. La stessa cura per l’ambiente si riflette anche nell’utilizzo di vernici naturali atossiche e legni di recupero.
Oltre alla produzione di pezzi unici e in edizione limitata, lo studio Framondi esegue personalizzazioni di mobili e accessori e tiene corsi per la costruzione di mandala con fogli di legno.
La Legatoria Moderna nasce nel cuore di Udine nel 1966. Nel 1999 Eva Seminara rileva l’attività e la rinnova, grazie alla sua capacità imprenditoriale e alla sua sensibilità umanistica, proponendo un approccio nuovo alla conservazione del libro.
Crea per ogni volume un “vestito” su misura, basandosi sul suo contenuto le storie che racconta, e rispondendo alle esigenze dei clienti.
L’ispirazione di Eva viene dalla sperimentazione con materiali e tecniche differenti, che le permette di creare soluzioni sempre nuove e suggestive. Ogni sua opera è un pezzo unico, o riprodotto in serie limitata, lavorato rigorosamente a mano.
Nel 2014 la Legatoria Moderna è stata riconosciuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia come Scuola-Bottega artigiana, affiancando all’attività lavorativa quella didattica e formativa.
Claudia Marchioni comincia il suo percorso nel mondo del gioiello più di vent’anni fa, combinando materiali diversi tra loro, quali tessuti, legno, vetro, metallo, resine e cristalli. La città di Firenze, dove vive e lavora, e la sua storia sono sempre state per lei grande fonte di ispirazione.
Negli ultimi anni si è dedicata quasi esclusivamente all’antica tecnica della cera persa, per realizzare bijoux unici: i suoi Gioielli Metropolitani sono disegnati per donne dinamiche ed eleganti, e pensati la vita di tutti i giorni. La sua ricerca creativa la porta a sperimentare l’uso di varie tecniche e l’accostamento di materiali molto diversi tra loro: piccole strutture in bronzo e ottone si intrecciano con materiali tessili e plastici, alternando forme organiche e geometriche. Uno stile unico che dà vita a una bigiotteria nuova, classica e innovativa, che stupisce ma non distoglie.
Claudia Marchioni ha partecipato a molti eventi di design contemporaneo a Firenze, tra cui “Visioni”, in occasione della Mostra Internazionale dell’Artigianato.