Bottega Organaria Soncino

Nel 1997, dopo parecchi anni di lavoro e studio motivati da una forte passione per l’organo a canne, Ugo Cremonesi e Claudio d’Arpino fondano la Bottega Organaria di Soncino, in provincia di Cremona.
L’atelier opera soprattutto nel campo del restauro di strumenti storici, che richiedono una precisa ricerca sui costruttori originari, rispettando sempre le esigenze dettate dalle Soprintendenze. Ogni restauro è unico e certificato in ogni sua fase. Negli ultimi anni è cresciuta la collaborazione con le Curie Lombarde e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia.
Gli strumenti della Bottega Organaria vengono regolarmente inseriti nelle più importanti rassegne organistiche, con il contributo di famosi musicisti. Alcuni dei restauri più significativi hanno dato origine a pubblicazioni di carattere scientifico. Il suono degli strumenti restaurati dalla Bottega è stato registrato in CD da importanti maestri organisti.

Campane Marinelli

La Pontificia Fonderia Marinelli, situata ad Agnone in provincia di Isernia, è la più antica fonderia italiana e fra le più antiche del mondo, specializzata nella costruzione di campane. È l’unica sopravvissuta tra le dinastie dei numerosi fonditori di campane di Agnone e da otto secoli si tramanda ininterrottamente, di padre in figlio, quest’arte antica.
Nel 1924 Papa Pio XI concede alla famiglia Marinelli il privilegio di effigiarsi dello Stemma Pontificio.
Nel 1999 nasce il Museo storico della Campana “Giovanni Paolo II” attiguo alla Fonderia che conserva esemplari storici di campane come quella gotica che la tradizione vuole sia stata fusa 1000 anni fa, ad Agnone. Il Museo conserva inoltre studi, manoscritti, antichi documenti e testi rari come l’edizione olandese, del 1664, del “de tintinnabulis”, opera definita la “bibbia” dell’arte campanaria.
L’esperienza, la competenza e l’altissima specializzazione che contraddistingue i Marinelli li ha resi i maggiori esperti non solo per quanto riguarda l’arte campanaria e, più in generale, fusoria ma anche per quel che concerne l’architettura del campanile. Non sono infrequenti i rapporti di collaborazione con architetti e progettisti di fama internazionale che richiedono loro sopralluoghi e consulenze prima di definire il disegno di un nuovo campanile o il recupero di uno antico.

 

Carlo Chiesa

Carlo Chiesa è nato nel 1962 a Milano, dove si è diplomato presso la Civica Scuola di Liuteria.
Costruttore di violini, viole e violoncelli, si occupa anche dell’ottimizzazione di strumenti storici. Nel 2003 è diventato Conservatore della collezione degli strumenti a corda del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e dal 1999 è membro della Società Internazionale dei Maestri Liutai e Archettai (EILA). Per anni ha insegnato Storia della liuteria alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona.
Il suo interesse per gli strumenti antichi lo ha portato a svolgere approfondite ricerche sulla storia della liuteria italiana, e ad ispirarsi ai grandi maestri del passato per la realizzazione dei suoi strumenti.
Tiene spesso conferenze per esperti di settore, in Italia e nel mondo, sulla storia della liuteria e sulle tecniche antiche. La sua vasta bibliografia comprende la pubblicazione di cataloghi, saggi e articoli, tra cui: “Guarneri del Gesù” (Londra, 1998); “L’eredità di Stradivari” (Londra, 1998), scritto con Duane Rosengard. Ha collaborato con importanti riviste di settore, quali “The Strad” e “Violin Society of America Journal”.
Nel 2014 ha fatto parte della giuria del Concorso Internazionale di Liuteria di Indianapolis, organizzato dalla VSA.

Epoca

Biagio Laera è un artigiano dalla straordinaria creatività e abilità tecnica. Esordisce come “ciabattino” alla Scala nel 1967 specializzandosi nella realizzazione di scarpe di scena. Ora la sua maestria è apprezzata anche all’estero, come testimoniano le fotografie con dedica di artisti stranieri nel suo atelier. Oggi è aiutato dai figli Miguel, Antonio e Nunzia, che creano con lui una gran varietà di modelli, dai più eccentrici sandali da sera per le sfilate dell’Alta Moda, a quelli in stile d’epoca per il teatro. Sono tutti esposti nel suo laboratorio, insieme a un’infinità di sagome, tomaie, tacchi, pelli e tessuti.

Fedeli Restauri

Cresciuto nella bottega del padre Luigi e del nonno Fedele, Andrea si forma con Otello Caprara e Leonetto Tintori e collabora con i due restauratori agli Uffizi Gaetano Lo Vullo e Vittorio Granchi.
Terza generazione di una famiglia di restauratori, si occupa di conservazione, restauro e valorizzazione di beni culturali, svolgendo anche attività di consulenza e progettazione tecnica per il restauro. Con un’equipe specializzata, in 2000 mq di spazi attrezzati, ha realizzato innumerevoli interventi per le Soprintendenze, i Comuni, le Regioni, le Province, la committenza ecclesiastica, i musei, le collezioni private.
Nel Giugno 2010 il laboratorio di Andrea Fedeli partecipa all’Expo di Shanghai 2010 in quanto Eccellenza del restauro in Italia, e agli scambi culturali organizzati da CNA e Artex, tenendo conferenze sul Restauro e sull’artigianato artistico a Santiago di Compostela (Spagna) e a Parigi. L’atelier ha ospitato tirocinanti dalla Sorbona di Parigi, California University, New York University, Università di Siviglia e molte altre.
Nel corso degli oltre 48 anni di carriera Fedeli ha tenuto convegni e conferenze relativi alle problematiche del restauro e della conservazione di beni culturali ed è stato membro di commissioni specialistiche del settore. Il suo lavoro è stato oggetto di numerosissime pubblicazioni.
Nel 2002 è stato insignito della Medaglia d’Oro e del Premio “Firenze Produttiva”, per aver contribuito alla valorizzazione dell’immagine di Firenze nel mondo, e nel giugno 2016 ha ricevuto il premio MAM-Maestro d’Arte e Mestiere.
Oltre all’attività di restauro, l’atelier Fedeli progetta e realizza mobili e arredi in stile antico oppure moderno, utilizzando le antiche tecniche tramandate dai maestri del passato, e in particolare la tecnica della tarsia, dell’intaglio, della doratura e del commesso marmoreo. Di particolare successo sono state le collezioni moderne realizzate insieme ai grandi designer Ettore Sottsass junior e Alessandro Mendini.

Judith Sotriffer

Judith Sotriffer è un’artigiana di Ortisei, Bolzano, che crea giocattoli e bambole in legno.
La creazione di questi manufatti è una tradizione tipica della Val Gardena, risalente al Seicento: i soggetti prediletti erano figurine del presepe, animali, bamboline di tutte le grandezze, cavalli a dondolo e giochi di movimento. Dopo l’intaglio della figura, si procedeva alla colorazione a colla, che donava particolare lucidità.
Il 1800 è stata l’età d’oro di questa tradizione, quando gran parte della popolazione gardenese era occupata nell’industria casalinga dei giocattoli. Poi, dal 1930, questa pratica ha cominciato a scomparire.
Si dice che ogni famiglia fosse specializzata nella creazione di un gioco, ma Judith Sotriffer è l’unica ad aver recuperato la manifattura di bambole.
Partendo da un disegno, è in grado di scavare e modellare da blocchi di legno magnifiche figure sorridenti, grandi un metro o un solo centimetro, la cui forte espressività è frutto di molte ore di lavorazione e cura dei dettagli. Realizza anche sculture intagliate, figure natalizie e altri giocattoli in legno.

 

Isabella Villafranca Soissons

Isabella Villafranca Soissons, laureata al Politecnico di Torino in Restauro architettonico e diplomata Restauratore a Firenze, è Direttore del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care, azienda di servizi integrati per l’arte nata nel 2003, con sede a Milano presso lo storico complesso dei Frigoriferi Milanesi.
Insegna in vari master, accademie e corsi di aggiornamento per università ed enti formativi; partecipa in qualità di relatrice a conferenze e convegni dedicati alla conservazione in Italia e all’estero. È vicepresidente del comitato scientifico per i corsi “La plastica nell’Arte e per l’Arte” della Fondazione Plart di Napoli.
Il Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care – Servizi per l’Arte presieduto da Isabella Villafranca Soissons, comprende cinque laboratori specializzati nella manutenzione ordinaria, straordinaria e nel restauro di dipinti, affreschi, opere d’arte antica, moderna e contemporanea, arredi lignei, arazzi, tessili antichi e tappeti, supportati da un laboratorio di diagnostica.
Il Dipartimento si occupa di collezioni private oltre che istituzionali di banche, musei e fondazioni.

Guglielmo Pramotton

Guglielmo Pramotton è uno dei maggiori rappresentanti dell’artigianato tradizionale della Val d’Aosta. La sua bottega è un luogo magico, in cui le sue sculture di legno prendono vita, animate da un’espressività capace di suscitare emozioni e di raccontare storie della tradizione locale. Vengono raffigurati a tutto tondo monaci, vignaioli al lavoro, pecore e pastori: scene di vita quotidiana ma di un tempo passato, immerse nell’ambiente mistico della montagna. Attraverso la lavorazione Guglielmo è in grado di estrapolare dal legno il massimo potenziale comunicativo, valorizzando ogni venatura e sfumatura di colore.

 

Giorgio Piacentini

Giorgio Piacentini è un maestro intagliatore del legno.
Inizia a frequentare la bottega del padre a Cremona a tredici anni. Abile disegnatore fin da piccolo, attraverso lo studio dell’ornato scopre presto la preziosità dell’arte lignea e i segreti dell’antica tradizione cremonese.
Dopo aver lavorato in una ditta di cornici, apre la sua bottega artigiana a Sesto Ed Uniti nel 1974. Realizza opere uniche, arrivando a conquistare anche un’ampia clientela internazionale. Tuttavia, nel 1983 è costretto ad abbandonare l’attività a causa dei cambiamenti del mercato e si dedica all’insegnamento dell’intaglio, con lo scopo di mantenere in vita l’amata tradizione dell’intaglio cremonese. Nel 1990 riapre la sua bottega con la nuova prospettiva di lavorare come modellista per vari settori dell’industria e della moda: elabora oggetti in legno intagliato, questa volta destinati alla produzione su scala in diversi materiali. Dagli anni Duemila conosce il maestro liutaio Francesco Bissolotti e inizia la sperimentazione nel mondo della musica. Nel 2010 dà vita all’unica viola intagliata al mondo: un prodigio di ebanisteria e di scultura lignea.

 

GLab

A Milano Davide Grosso produce con il marchio GLab una collezione di arredi da lui realizzati su disegno con lamiera di ferro, ossidata e patinata, personalizzati ma ripetibili. L’originalità delle creazioni di Davide Grosso, protagonista di un artigianato d’eccellenza, figlio ed erede della migliore tradizione italiana, parte dalla conoscenza della materia, il ferro, e della storia del mobile, in particolare italiano e francese. Ai materiali ferrosi, addomesticati da macchine laser a controllo numerico, nate per la produzione seriale di pezzi per l’indotto dell’auto, nella collezione di Davide si unisce l’applicazione di tecniche artistiche storicamente attestate, quali la laccatura veneta settecentesca e la doratura a guazzo, che sono da anni nel DNA di Davide, nato restauratore.