Studio Forme

Lo Studio Forme è un laboratorio artigiano fondato a Roma nel 1973 da Giorgio Funaro e Rita Rivelli. Al suo interno convivono sia l’attività produttiva di manufatti in vetro e ceramica, sia quella conservativa e di restauro. La formazione culturale, la conoscenza delle tecniche storiche e la continua sperimentazione sono alla base del loro lavoro.
Il laboratorio si avvale dell’esperienza decennale di operatori interni e di collaboratori esterni di alto livello, tecnici specializzati e ricercatori.
Con il passare del tempo sono state raccolte le competenze necessarie per affiancare al restauro la produzione artistica di manufatti in ceramica e vetro, grazie anche al coinvolgimento di artisti eccellenti di fama internazionale.
Inoltre lo Studio fa largo uso di strumenti multimediali per presentare i progetti culturali inerenti i “mestieri” di cui si occupa. A questo proposito, il progetto “Enciclopedia multimediale delle Arti e Mestieri” ha ricevuto nel 1996 il Premio Pirelli per la diffusione delle Scienze.

Mastro Caparra – Francesco Ciccarelli

Mastro Caparra è un laboratorio di lavorazione artistica del ferro a Isola del Liri, in provincia di Frosinone, fondato da Carlo Ciccarelli.
Carlo inizia giovanissimo la sua attività di fabbro, lavorando nella bottega di suo padre. La tradizione viene poi tramandata al figlio Francesco, che oggi gestisce l’attività, mantenendo intatto il fascino di questo antico mestiere.
Nella sua bottega “Mastro Caparra”, Carlo realizza complementi di arredo e per l’illuminazione, oggettistica, sculture e cancelli in ferro battuto, corten e acciaio inossidabile, unici e di grande valore artistico, impiegando creatività e competenza, e utilizzando metodi di lavorazione tradizionali.
Ha partecipato a diverse fiere di settore in Italia e all’estero e a molti concorsi con le sue sculture in ferro. Ha vinto la prima edizione della Biennale Emergenti di Calcata (VT) nel 2018 e ha ricevuto la menzione d’onore nella prima edizione della Biennale di St. Moritz nel 2019. Nel 2020 la sua attività ha ottenuto la certificazione di impresa di Artigianato Artistico e Tradizionale.

Elena Rosso

Elena Rosso nasce a Savona nel 1969. Dopo il liceo artistico si dedica all’arte del vetro, apprendendo l’antica tradizione di Altare, borgo ligure del vetro soffiato, sotto la guida del maestro Isidoro Bormioli. Nel 1993 si trasferisce a Murano per svolgere uno tirocinio alla Vetreria Gino Cenedese. Continua poi l’esperienza all’Antica Vetreria Fratelli Toso, dove apprende i segreti della soffiatura in fornace e della vetrofusione.
Oggi, nel suo laboratorio a Finalborgo, Elena realizza coloratissimi manufatti con decorazioni di grandi murrine o sottili filigrane. Oltre alla soffiatura, esegue anche la lavorazione a lume, modellando perle, ciondoli e orecchini. Elena svolge anche un’intensa attività didattica, tenendo corsi per la realizzazione di perle a lume e soffiate, sia per principianti che per artigiani professionisti.

Peppino Campanella

Nato nel magnifico borgo marittimo di Polignano a Mare, in provincia di Bari, Peppino Campanella si trasferisce a Firenze dove si laurea in Architettura nel 1988.
Tornato nella città d’origine, inizia quasi per gioco a realizzare lampade assemblando pietre, conchiglie, metalli e frammenti di vetro. Quest’ultimo materiale ispira particolarmente la sua creatività, portandolo a sperimentare e a ricercare effetti luminescenti di forte impatto visivo. Le sue lampade, infatti, non sono fatte per illuminare ma per decorare e creare atmosfera, evocando attraverso il vetro i colori del mare, del cielo, dell’aurora e del tramonto.
Nel suo laboratorio di Polignano affacciato sul mare, oltre alle sue creazioni, espone opere e complementi d’arredo di altri artisti, trasformando lo spazio produttivo in una vera e propria wunderkammer.
Lontano dalla critica e dal mercato dell’arte, Peppino Campanella deve la sua fama unicamente alla passione per il proprio lavoro e a una tenace autopromozione. Le sue lampade hanno fatto il giro del mondo, sono esposte presso le mostre più esclusive e sono apparse in numerose opere teatrali e film italiani.

Donatella Zaccaria

Ispirata dai grandi artisti del Novecento, Donatella Zaccaria ha cominciato ad avvicinarsi all’arte del vetro durante i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, trasformando i suoi disegni in vetrate artistiche e mosaici.
Ogni suo progetto è un’opera unica, connubio tra arte e artigianato, realizzata su misura per i suoi clienti attraverso un’approfondita ricerca nei materiali, sperimentazione nelle lavorazioni e grande attenzione ai dettagli.
Donatella utilizza vetri pregiati e dimostra notevole abilità in tutte le tecniche della tradizione: dal mosaico bizantino alla vetrofusione, dalla tecnica Tiffany a quella a piombo, dal collage alla pittura con grisaglia cotta a gran fuoco. Questa versatilità le permette di esprimere la sua creatività declinandola in numerosi stili estetici.
Oltre alla produzione di vetrate, complementi d’arredo e gioielli, si occupa anche del restauro di lampade, vetrate sacre e d’epoca, mosaici e altri oggetti in vetro.
Durante la sua carriera ha collaborato con importanti progettisti in Italia e all’estero, tra cui Alessandro Mendini, Claudio Salocchi, Alessandro Menna e Studio M.O.R.S.A.

Daniela Poletti

Piemontese di nascita, Daniela Poletti si appassiona ai lavori manuali fin da bambina, ma solo in età adulta decide di farne la sua professione, dedicandosi con passione all’arte del vetro.
Dopo aver seguito diversi corsi di specializzazione, all’inizio degli anni Novanta inizia le prime sperimentazioni, dando vita a una collezione di fiori e piante grasse in vetro, che si rivela subito un successo. Pochi mesi dopo espone i primi complementi di arredo al Salone del Mobile di Milano e nel 1992 apre il suo laboratorio ‘Vetrofuso‘.
Qui realizza oggetti su ordinazione o su misura , adoperando tecniche tradizionali, principalmente quella della vetrofusione e forme contemporanee. Da scultoree decorazioni e arredamenti per la casa a preziosi bijoux, i suoi prodotti sono caratterizzati da un design innovativo e colorazioni uniche.

In più di vent’anni di attività, ha collaborato con grandi marchi della moda, stilisti famosi, hotel, ristoranti e chef stellati in tutto il mondo. Le sue opere sono presenti nella prestigiosa vetrina parigina di Maison & Object e vengono presentati presso i Saloni WorldWide di Mosca.

Bam Design

A metà dell’Ottocento il ramaio Nicola Bruno si trasferisce dalla Basilicata alla Sardegna, dove il suo mestiere consiste nel produrre e aggiustare oggetti metallici per i paesani della zona.
L’attività si tramanda dai padri ai figli, evolvendosi e innovandosi nei decenni, fino ad arrivare nelle mani di Tonino Bruno, che a partire dagli anni ’60 affina le tecniche di produzione e della decorazione, svolgendo parallelamente attività didattiche e partecipando a diverse rassegne collettive legate alle arti applicate.
Successivamente fonda la Bottega Artigiana Metalli BAM, specializzata nella lavorazione artistica del ferro battuto, del rame, dell’ottone e dell’acciaio. I figli Vittorio e Andrea, laureati rispettivamente al Politecnico di Milano e all’Accademia di Belle Arti di Brera, uniscono le conoscenze e la tradizione della propria famiglia alle loro esperienze nell’ambito artigianato contemporaneo e del design, portando in bottega le competenze necessarie per avviare un innovativo percorso progettuale, sposando la cultura del progetto e rinnovando la comunicazione dell’azienda.
La famiglia Bruno ritiene che questa sia l’unica strada possibile per un nuovo artigianato sardo contemporaneo di qualità e, soprattutto, sostenibile. BAM vuole costituirsi come sistema tra le varie competenze artigiane del territorio, facendo rete e collaborando con i maestri di altri settori come il legno, la ceramica, i tessuti, l’intreccio, la pelletteria e il vetro.

 

Azzardo Art Factory

Pur avendo alle spalle 27 anni di attività artistica, Pippo Basile ama definirsi “artigiano”, parola che coglie il bisogno profondo e diffuso di tornare a qualcosa di più umano, a un mondo di oggetti fatti con le mani. Nel suo laboratorio Azzardo Art Factory, partendo da spessi blocchi di multistrato realizza complementi d’arredo unici, in particolare splendide cornici più simili a sculture che a oggetti d’uso comune, tagliando, scavando e combinando diversi materiali, fino a ottenere forme e superfici sorprendenti. Dalle collaborazioni con vari artisti hanno origine pezzi d’arredo inimitabili, come le porte e le librerie ispirate ai quadri di Mimmo Rotella.

Cristalleria Ceramica Artigiana

La formazione di Francesco Aiazzi è tipicamente artigianale: a dieci anni viene iniziato alla lavorazione del vetro dal padre Carlo, apprezzato maestro vetraio, e all’età di quindici anni diventa allievo dello scultore fiorentino Aldo Ciolli, artista di fama internazionale. Impara a modellare con la ceramica e contemporaneamente continua a dedicarsi con passione alla lavorazione del vetro. Sotto la guida di grandi maestri vetrai quali Bormioli e Signoretto, acquisisce le competenze necessarie per poter eseguire tutte le diverse fasi della produzione vetraria.
Lavora spesso come libero professionista in diverse vetrerie e collabora con l’Università di Pisa, l’Istituto Italiano di Cultura di Grenoble in Francia, il Museo del Vetro di Piegaro (Perugia), il Museo di Altare (Savona) e l’Istituto d’Arte di Pisa.
Nel 1991 fonda con la sorella Marta la C.C.A. – Cristalleria Ceramica Artigiana. La sua attività si svolge nel laboratorio di Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, nel quale ogni produzione segue i dettami della tradizione artistica della lavorazione artigianale del vetro, del cristallo e della ceramica. La lavorazione del vetro viene effettuata grazie a degli stampi o artisticamente mediante la soffiatura, dando forma a vere e proprie sculture.
I prodotti di Francesco Aiazzi sono realizzati ad arte e con passione, per il piacere di dare emozioni a chi vi si avvicina. Un artigiano che ha fatto della sua semplicità una dote inestimabile. Queste qualità lo hanno portato nel giugno del 2016 a ricevere il riconoscimento di Maestro d’Arte e Mestiere da parte della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

 

NasonMoretti

Le radici storiche della NasonMoretti risalgono al 1923, quando con grande inventiva la vetreria muranese si affaccia sul mondo della produzione artigianale di complementi da tavola di qualità.
A metà del Novecento il suo prestigio si diffonde a livello internazionale, tanto da farle meritare nel 1955 l’ambito Premio Compasso d’Oro con le coppette “Lidia”. I prodotti in gara sono un’idea di Umberto Nason, che con un’intuizione formidabile decide di applicare la tecnica del vetro incamiciato invertito (interno colorato ed esterno bianco latte) su forme dal design lineare. La ricerca sul colore è una caratteristica peculiare dell’azienda fin dalla sua fondazione: la sua produzione vanta ben 22 tonalità di verde e 8 di blu.
Gli anni ’60 vedono, con la seconda generazione della famiglia, il massimo sviluppo dell’azienda, che mantiene la caratteristica vocazione alla sperimentazione; dagli anni ’90, con la terza generazione, l’attività si concentra su nuove collezioni molto orientate al design. I prodotti NasonMoretti sono presenti al MOMA di New York, al Corning Museum of Glass di Corning (NY) e al Kunstmuseum di Dusseldorf.
Importanti le collaborazioni con brand, designer e nomi del mondo della moda, della gioielleria e del lusso, da Valentino ad Armani, da Bottega Veneta a Hermés a Tiffany.