Vanessa Cavallaro

Vanessa Cavallaro è un’affermata artigiana del vetro di Altare. Nata a Savona nel 1971, all’età di soli 10 anni inizia a frequentare il laboratorio di famiglia dove apprende dal padre i rudimenti dell’arte della glittica alla ruota. Frequenta il liceo artistico e successivamente l’Istituto Europeo di Design di Torino, dove si diploma in grafica. L’approfondimento delle conoscenze teoriche sulle tecniche vetrarie, contemporaneamente alla continua attività incisoria, le forniscono un’altissima capacità esecutiva. Nel 1993 apre un proprio laboratorio ed esegue, su commissione dei Lions Club liguri, 93 vasi in vetro da collezione incisi a mano e numerati. In questo periodo avvia una collaborazione proficua e duratura con vetrerie toscane, muranesi, nomi della moda e dell’arredamento per la casa, come Christian Dior, per il quale realizza servizi da tavola.
Il riconoscimento come artista internazionale avviene nel 2000, quando viene invitata a partecipare all’11° Salon décoration et jardin, nel Principato di Monaco. Il suo nome appare su quotidiani e riviste del settore, le interviste e i servizi fotografici sulle sue creazioni sono pubblicati da testate di prestigio quali AD, Marie Claire Maison, Gente Casa.
Nel 2016 ho ricevuto il premio MAM – Maestro d’Arte e Mestiere.
Ha esposto in Triennale alla mostra “Vitrea” e nel 2022 a Homo Faber (Venezia).

 

Pia Virgilio

Pia Virgilio è una restauratrice di ceramica di Milano, specializzata nel restauro conservativo ed estetico di terracotta, maiolica, porcellana, biscuit, gres e metallo smaltato.
Nata in Sicilia, si forma a Faenza frequentando lo storico Istituto G.Ballardini, laboratori illustri, corsi e seminari di aggiornamento in storia dell’arte e storia della ceramica europea. In questi anni si interessa in maniera particolare alla maiolica rinascimentale italiana, per poi approdare negli anni successivi alle produzioni settecentesche europee in maiolica e porcellana. Inoltre, il suo laboratorio da anni è specializzato nel restauro di opere ceramiche di autori del Novecento (Lucio Fontana, Fausto Melotti, Giò Ponti, Baj, Crippa, Dorazio, Fiume, Leoncillo, Malevic, Valentini, Zauli e molti altri). Nel suo studio esegue restauri mimetici con sistemi all’avanguardia, tecniche non distruttive, materiali reversibili e con interventi totalmente invisibili anche sotto la lampada di wood.
Pia Virgilio ha un’ampia clientela privata (collezionisti, antiquari, case d’asta e gallerie d’arte) ma esegue anche importanti lavori pubblici per Enti, Fondazioni e Musei, come il FAI, la Fondazione Fausto Melotti e la Soprintendenza.

Fornace Signoretto

Pino Signoretto è stato uno dei più grandi artisti del vetro contemporaneo a livello internazionale.
Dopo aver appreso il mestiere presso i migliori maestri muranesi (come Alfredo Barbini, Livio Seguso ed Ermanno Nason) è diventato a sua volta Maestro vetraio e nel 1978 ha aperto la sua fornace a Murano. Ha collaborato con rinomate aziende del vetro e del design, realizzando anche monumenti e trofei su commissione di importanti istituzioni culturali. Innumerevoli le esposizioni collettive e personali nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo e le collaborazioni con grandi artisti e progettisti: da Jeff Koons a Marc Quinn, da Martin Bradley a Sandro Chia, Licata, Pomodoro e molti altri. Per decenni ha svolto attività didattiche in molte prestigiose scuole in Europa, negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone. Memorabile la sua visita in Giappone nel 1989, quando effettuò una dimostrazione al cospetto della Famiglia Imperiale.

Dopo la scomparsa di Pino Signoretto nel 2017, la sua eredità è stata affidata nelle mani del giovane nipote Martino Signoretto. Suo allievo per 10 anni, ne ha appreso i segreti del mestiere, diventando anch’egli Maestro vetraio.

San Lorenzo Argento

Dopo una laurea in giurisprudenza, Ciro Cacchione inizia la sua formazione nell’azienda argentiera di famiglia e contemporaneamente affina le sue qualità manageriali frequentando l’MBA dell’Università Bocconi.
Nel 1970 fonda a Milano la società San Lorenzo S.r.l. con l’obiettivo di rinnovare il linguaggio espressivo degli argenti secondo i principi del design. L’Atelier San Lorenzo si distingue sin da subito per le collaborazioni con architetti e designer noti a livello internazionale. Il suo successo è testimoniato dal Compasso d’Oro vinto negli anni 1979, 1989 e 1991 e dall’Italian Jewellery Award ricevuto nel 2009. L’eccellenza della produzione è stata riconosciuta anche da alcune delle più grandi istituzioni internazionali, in particolare dalla Triennale di Milano a dal Victoria and Albert Museum di Londra, che nel 1995 ha dedicato alla San Lorenzo una mostra monografica. Numerosi oggetti prodotti fanno parte delle collezioni permanenti di musei europei e americani quali il Metropolitan Museum of Art e il Museum of Modern Art di New York, il Museum of Contemporary Art di Chicago, il Denver Art Museum, il Carnegie Museum of Art di Pittsburgh e il Museum of Art di Philadelphia.
Dal 1992 San Lorenzo produce anche utensili da cucina in argento puro 999. Grazie al connubio con Afra e Tobia Scarpa è stata studiata una tecnologia innovativa che ha ottenuto il brevetto internazionale e che ha dato vita alla collezione “Cucinare nell’Argento Puro” del 1999.

 

Seguso Vetri d’Arte

La famiglia Seguso di Murano tramanda con passione la sua tradizione artigiana dal 1397, ovvero da ben 23 generazioni.
I loro vetri soffiati, autentiche opere d’arte, sono riconosciuti in tutto il mondo e da secoli abbelliscono prestigiosi alberghi, teatri, i musei e i palazzi del Vaticano, case nobiliari e private e palazzi reali.
Ancora oggi, questa storica impresa artigiana ha mantenuto intatto il saper fare di un tempo, ed è ancora una viva fornace animata da esperti artigiani vetrai.
I loro pezzi sono esposti in due diversi showroom nel pieno centro di Venezia, mentre i loro capolavori più importanti fanno parte delle collezioni di 75 musei, tra cui il Victoria & Albert di Londra e il MoMA di New York.
Seguso Vetri d’Arte continua a distinguersi per le preziose collezioni di oggetti d’arredamento, progetti d’illuminazione e commissioni per clienti prestigiosi, come i grandi marchi del lusso nel settore alberghiero e della moda.

Bianca Bassi

La bottega di Bianca Bassi si trova nel cuore della Vecchia Milano vicino alla Darsena. Qui svolge la sua attività di lavorazione artistica del vetro, realizzando vetrate in stile classico e moderno.
Dopo un inizio di carriera nel settore grafico-pubblicitario, si è appassionata alla decorazione artistica, specializzandosi nella pittura su vetro a fuoco con smalti e grisaglie. Realizza opere in vetrofusione e tecnica Tiffany.
Ultimamente, sperimenta il riciclo del vetro per creare oggetti che rivivono in altre forme e utilizzi. Inoltre, esegue restauri di vetrate d’epoca e antiche con interventi pittorici.
Un’esperienza ventennale e la conoscenza della pittura e della fusione, le hanno permesso di ottenere un’originale tecnica del tutto personale per rappresentare il mondo del vetro.
Oltre all’attività produttiva, tiene corsi per insegnare questa antichissima arte.

Grassi

Alessandro Grassi è l’erede di tre generazioni di maestri vetrai. L’attività ha inizio alla fine dell’800 con il nonno Alessandro, che apprese quest’arte in Francia in un atelier specializzato nel restauro delle vetrate della Cattedrale di Chartres. Oggi nel laboratorio milanese di Via Mecenate 10 vengono realizzate vetrate artistiche secondo l’antica tradizione vetraria francese, con vetri colorati in pasta di primissima qualità, legate a piombo, saldate a stagno, dipinte a grisaille e cotte a gran fuoco. La vetreria riceve commissioni da tutto il mondo sia di vetrate sacre che di vetrate d’arredamento. Oltre alla produzione artigianale, il laboratorio è molto attento agli aspetti di trasmissione del sapere ospitando corsi sulle tecniche vetrarie.

De Vecchi 1935

De Vecchi Milano 1935 è un laboratorio artigiano di argenteria e lavorazione del metallo, fondato da Piero De Vecchi, un vero maestro del design contemporaneo che ha preso parte al movimento futurista, ed è conosciuto soprattutto per aver ideato il celebre candeliere sinuoso in metallo argentato “T8”. Le sue opere sono inoltre esposte in musei quali il V&A di Londra, il Moma di New York, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
L’atelier è specializzato in argenteria di lusso: elementi per la tavola, oggetti d’uso e complementi di arredo sono realizzati a mano e finemente lavorati secondo la tradizione artigianale. Le creazioni di questo atelier si riconoscono subito per la fattura eccezionale, il design moderno e la funzionalità impeccabile.
Recentemente l’azienda è stata rilevata da Carlo Traglio, proprietario di Vhernier, che ne ha mantenuto intatto il saper fare artigianale.

Giacomo Moor

Giovane progettista, designer, falegname milanese, Giacomo Moor realizza mobili e complementi d’arredo su misura per privati e per aziende che desiderano un mobile custom con un valore progettuale aggiunto. Nel suo laboratorio si segue tutta la filiera di creazione del prodotto: dalla fase di progettazione e disegno che si svolge nel soppalco, fino alla realizzazione vera e propria nella falegnameria al piano terra. Libreriecucine, letti e oggettistica in legno trovano la loro peculiarità nella raffinata tecnica a incastro, tipica dell’ebanisteria del passato. Oltre alle più svariate essenze di legno, Giacomo Moor utilizza materiali di recupero che trasforma in nuovi oggetti d’uso. La sua passione per la lavorazione del legno è maturata durante gli anni universitari grazie all’assidua frequentazione di una bottega artigiana insieme alla passione per il design approfondita nelle aule del Politecnico. È nata così in Giacomo l’idea di disegnare, ma soprattutto di realizzare in prima persona pezzi unici e piccole serie nei quali la componente manuale potesse diventare il valore aggiunto del progetto.

Giordano Viganò

Nella sua bottega di Novedrate, in provincia di Como, Giordano Viganò realizza prototipi in legno su disegno di grandi architetti e designer, ma anche mobili e arredi di altissima fattura.
Una visita al suo laboratorio, tra il profumo del legno e il lavoro dei falegnami, rivela una produzione tecnicamente impeccabile e stilisticamente aperta a confrontarsi con il design contemporaneo, senza mai dimenticare come valorizzare la bellezza e la preziosità del materiale.
Gli oggetti creati da Viganò hanno la poesia del capo d’opera: dai più piccoli e raffinati, come le scacchiere trasportabili in ebano e galuchat, le pochette in legno e pelle, o i set da scrivania in legno e cuoio e rifiniti in osso; a quelli più funzionali, come i grandi tavoli in legno di palma.
Con le sue creazioni, Viganò combina sapientemente tradizione e avanguardia: grazie soprattutto alla ricerca e al confronto con architetti e designer, il maestro trae ispirazione e suggestioni sempre nuove. Viganò mette infatti la sua maestria a disposizione di nomi importanti, come Sawaya e Moroni, Giorgetti, Studio Vitruvio, Porro e Promemoria, e architetti come Carlo Rampazzi e Peter Marino. Un esempio di prestigio sono le cassettiere disegnate da Kuramata per Cappellini, tuttora in produzione.