Interviste

Sandro Barbera & Figli

Vincitore della prima edizione del concorso Artigiano del Cuore, nella categoria Vestirsi e ornarsi

La bottega Sandro Barbera & Figli ha vinto la prima edizione del concorso Artigiano del Cuore, per la categoria Vestirsi e Ornarsi.
Abbiamo conosciuto Andrea Barbera, che oggi porta avanti l’azienda insieme a suo fratello Stefano: una realtà solida e all’avanguardia, con una grande tradizione di famiglia. Tutti a Biella conoscono e amano le loro scarpe, vendute in tutto il mondo.

Complimenti per la vittoria! Come avete vissuto il concorso Artigiano del Cuore?
Grazie (è proprio il caso di dirlo) di cuore, da parte di tutta la mia famiglia! Abbiamo vissuto il concorso con tanto entusiasmo, altrettanta emozione e anche, lo ammettiamo, agitazione: è stata la realizzazione di un sogno! La nostra è stata una vittoria di squadra, merito dei nostri genitori e di tutte le persone che in questi anni ci hanno dimostrato il loro affetto, la loro fiducia e un grande apprezzamento per i nostri prodotti.

Quando è nata la vostra azienda? Cosa ha significato per te crescere in bottega?
La nostra è un’azienda familiare nata esattamente 50 anni fa, dalle competenze dei miei genitori nel settore calzaturiero e dalla loro passione per il fatto a mano italiano. Il “saper fare” che ancora oggi caratterizza e contraddistingue il Biellese era ben radicato in loro, come adesso lo è in me e in mio fratello Stefano. Seguire le loro orme è stata una naturale conseguenza dell’essere cresciuti in bottega. Per noi è sempre stata un posto magico, dove poter creare con le proprie mani, giocare insieme, conoscere nuove persone e leggere l’espressione di meraviglia negli occhi dei clienti. Devo molto ai miei genitori, in particolare a mio padre. Sono stati in grado di trasmettere a noi figli la passione e i segreti del mestiere, attraverso un vero e proprio apprendistato nell’azienda di famiglia.
Una parte fondamentale della nostra formazione è arrivata anche dal confronto con i maestri calzolai che spesso venivano a trovarci in laboratorio: attraverso lo scambio di conoscenze ci offrivano un’importante occasione di crescita.

Cosa ha decretato il successo di Barbera? Come mai siete così apprezzati?
Di certo, il riuscire a coniugare l’artigianalità con le tendenze attuali, proponendo sul mercato un prodotto fatto a mano e completamente personalizzabile a un prezzo competitivo, ha fatto la differenza; così come l’essere localizzati in uno dei distretti di moda più importanti a livello mondiale ci ha portato a stringere collaborazioni con brand di fama internazionale, che hanno aumentato la nostra visibilità e ci hanno permesso di giungere laddove da soli forse non saremmo mai arrivati.
Altrettanto importante è stata la capacità innata dei nostri genitori di instaurare sempre un buon rapporto con i clienti, di fidelizzarli nel tempo e di trasmettere questa abilità anche a noi, tant’è che molti di loro sono diventati dei veri e propri amici.
Infine, da qualche anno ci affidiamo a una web agency, che con la sua esperienza ci aiuta a “emergere” anche nel mondo digitale e a raggiungere gli obiettivi di volta in volta prefissati.

Come nascono le idee per le vostre scarpe? C’è un modello a cui siete particolarmente affezionati?
I nostri modelli nascono innanzitutto da una grande attività di ricerca interna, ma anche dal confronto giornaliero con i molti designer con cui collaboriamo, con i nostri clienti (che rimangono sempre una delle nostre principali fonti di ispirazione) e con i commerciali di importanti aziende di moda, che hanno l’opportunità di partecipare a eventi e fiere di settore e interpretare le nuove tendenze. Inoltre, abbiamo la fortuna di vivere in un territorio dove la bellezza si respira praticamente ovunque, che è stato (ed è tuttora) la culla di numerosi artisti, designer e aziende di moda: in un tale contesto, l’ispirazione sorge spontanea.
Nel nostro catalogo c’è una scarpa a cui siamo particolarmente legati, prodotta in soli due esemplari: è la “Biella”, la primissima versione della francesina tricolor tinta a mano (il nostro fiore all’occhiello, che ha permesso di farci conoscere in molte nazioni del mondo). È un modello che è sempre rimasto in collezione e che, negli anni, è diventato la nostra scarpa più rappresentativa.

Le nuove tecnologie e i nuovi mezzi di comunicazione pongono sfide importanti agli artigiani di oggi. Come riuscite a stare al passo con i tempi?
Da qualche anno collaboriamo con un’agenzia di comunicazione specializzata in ambito web, che ci ha supportato molto nel diffondere e rafforzare la nostra immagine online e offline, non solo in termini di presenza sui social network, e-commerce ed e-mail marketing, ma anche nell’organizzazione di eventi e nello stringere nuove collaborazioni.
Crediamo fortemente che l’innovazione debba essere un processo continuo. I nostri genitori ci hanno insegnato a essere sempre aperti nei confronti delle novità e a non escludere nulla a priori: penso che questa mentalità faccia la differenza nell’era di internet.

Tutta la città di Biella vi ha supportato in questo concorso. Qual è il vostro rapporto con il territorio e con la comunità in cui vivete e quanto influisce sul vostro lavoro?
Sono davvero felice di poter dire che abbiamo un rapporto meraviglioso, oltre che un profondo legame, con il nostro territorio e con la comunità in cui viviamo, e la nostra vittoria al concorso Artigiano del Cuore ne è stata un’ulteriore, bellissima dimostrazione! In questa come in molte altre occasioni, il supporto delle persone che ci circondano è stato fondamentale, le loro manifestazioni di affetto ci hanno commosso moltissimo. Non immaginerei la nostra azienda altrove, se non qui a Biella.

Cosa consiglieresti a un ragazzo di 15 anni che vuole diventare artigiano, e in particolare calzolaio?
Fare il calzolaio, come l’artigiano in generale, è un mestiere che richiede tanta passione e un amore incondizionato per il proprio lavoro, presupposti indispensabili per dare sempre il meglio di sé e affrontare l’impegno, il sacrificio e le rinunce che questo richiede.
Se senti nel tuo cuore questa vocazione, allora posso dire che fare il calzolaio è il mestiere più bello del mondo (sono di parte, lo so!). È un mestiere tutt’altro che semplice ma, come ogni strada in salita, più ti avvicinerai alla “vetta” e maggiori saranno le soddisfazioni e le gratificazioni che ti potrà regalare.

 

Sandro Barbera & Figli
Via Trento, 34/F
Biella, BI
+39 015 403308
info@barberabiella.com
www.barberabiella.com